Margine di errore: definizione, concetto e cos'è
Nel suo senso quotidiano
Se qualcuno afferma che non esiste "alcun margine di errore" per un progetto, sta indicando che non può commettere errori per nessun motivo. Al contrario, se dici che "hai un piccolo margine di errore", comunichi che un possibile errore non ha conseguenze gravi. Dobbiamo tenere presente che il significato di margine dipende dal contesto della lingua in cui viene utilizzato.
Nelle statistiche
La statistica è uno strumento matematico che consente di stabilire misurazioni su qualsiasi tipo di ambito. Con esso è possibile conoscere dati concreti su aspetti di diversa natura, come i dati demografici, le tendenze di voto, le malattie e una lunga eccetera. Un fatto importante per gli studi statistici è stabilire il livello di errore o il margine di errore di un campione.
Il margine di errore è, in breve, il più grande errore possibile in relazione ai dati numerici
In questo senso, ci sono due tipi di margini di errore, l'assoluto e il relativo. Il primo si riferisce alla misurazione esatta di qualcosa. In questo modo, se un oggetto è in realtà di 15 cm ma quando lo misuriamo commettiamo un errore e determiniamo che misura 14, 9 cm, il margine assoluto di errore sarà di 0, 1 cm (questo implica la sottrazione tra la misura reale dell'oggetto e il misura fatta di esso).
L'errore relativo è impostato come segue: il valore assoluto diviso per il valore effettivo. Continuando con l'esempio precedente, il valore assoluto è 0, 1 cm e il valore reale è 15 cm, quindi l'errore relativo sarà il seguente: 0, 1: 15, che è uguale a 0, 00666 cm.
Margine di errore statistico nelle indagini sociologiche
Questo tipo di calcolo è ampiamente utilizzato nella preparazione di sondaggi in cui vengono misurate le opinioni dei cittadini su alcuni aspetti della realtà, ad esempio la valutazione di un candidato o di una proposta politica. Sebbene la statistica sia uno strumento neutrale e oggettivo, in pratica le informazioni fornite non sempre corrispondono alla realtà dei fatti.
1) alcune statistiche sono state "cotte", quindi i loro risultati finali non esprimono adeguatamente ciò che intendono misurare e
2) gli intervistati non dicono sempre la verità, quindi le loro risposte non consentono di conoscere la realtà di un problema.
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