Definizione di pixel

Il pixel è l'unità più piccola e più piccola di un'immagine digitale ed è presente in un numero incommensurabile per formare un'immagine completa. Ogni pixel è un'unità omogenea di colore che in breve e con una variazione significativa dei colori si traduce in un'immagine più o meno complessa. Possono avere tre o quattro elementi di colore tra cui scegliere: rosso, verde e blu o magenta, giallo e ciano.

I pixel di un'immagine sono facilmente osservabili quando si esegue lo zoom su di essa, in quanto ciò consente di osservare più da vicino i pixel che sono stati utilizzati per comporre l'immagine. Tutti i pixel sono quadrati o rettangolari e possono essere colorati, bianchi, neri o grigi in diverse tonalità. Le possibili combinazioni di colori sono infinite e sono diventate altamente sviluppate rispetto alle prime immagini digitali prive di fluidità e realtà.

Esistono due diversi sistemi di utilizzo del colore. La bitmap è la più primitiva delle due poiché supporta solo una variazione massima di 256 colori, ogni pixel ha un byte. D'altra parte, le immagini che hanno un colore reale usano tre byte per pixel e questo triplica il risultato di possibili variazioni, superando 16 milioni di opzioni di colore e di conseguenza dando all'immagine una maggiore realtà.

La storia dei pixel risale ai primi anni '30, quando il concetto iniziò ad essere utilizzato per il cinema. Il termine pixel si riferiva a un elemento immagine o "elemento immagine". È anche compreso da molti come la cellula minore che costituisce il complesso sistema che può diventare un'immagine digitale. Questa idea fu coniata negli anni '70 e applicata alla televisione e ai computer.

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