Definizione del tempo verbale
Il presente
Nel tempo presente la forma verbale coincide con il momento in cui è pronunciata. Se dico "sta mangiando", comunico che l'azione del mangiare si svolge proprio in quel momento. Tuttavia, a volte il presente è usato per riferirsi ad azioni che vengono eseguite regolarmente (ad esempio, "lavori troppo") o per riferirsi al passato ("gli Aztechi offrono sacrifici agli dei").
Il passato
Il passato o passato è diviso in quattro tempi: passato imperfetto, passato indefinito, passato perfetto e passato perfetto. Il primo è normalmente usato per descrivere azioni abituali in passato (ad esempio, "da bambino non ho bevuto il tè").
Il preterito indefinito si riferisce ad un'azione già conclusa al momento in cui viene pronunciata ("ha studiato ieri a casa").
Il passato perfetto passato è usato per descrivere un'azione passata, ma collegata al momento presente ("Ho mangiato troppo oggi"). Il passato più perfetto tende ad esprimere un'azione precedente a un'altra in passato ("Non avevo apparecchiato la tavola quando sono arrivato").
Il futuro
Il futuro semplice o imperfetto è un verbo che usiamo per comunicare idee sul futuro legate a possibilità, ordini o divieti. Quando si usa il futuro, è comune usare espressioni del tempo, come domani, dopo o presto. Le seguenti frasi sono esempi di questo verbo: "parleremo la prossima settimana", "mangerai tutto ciò che ti dico" o "non studierà perché non ha esami".
Il tempo verbale può essere compreso in due modi: tempi assoluti o tempi relativi
I tempi relativi sono il passato perfetto, l'imperfetto in alcuni casi (ad esempio, "Mi è stato detto che eri a Parigi"), il condizionale semplice, il futuro perfetto e il condizionale composto.
Foto: Fotolia - Artem Shadrin / 3d_generator