Definizione di psicomotricità

Il termine psicomotricità è definito come quella disciplina che, sulla base di una concezione integrale dell'individuo, si occupa di studiare e determinare l'interazione stabilita tra la conoscenza, le emozioni, il corpo e il movimento di quella persona, e poiché questi risultano essere molto importanti per il suo sviluppo come individuo, per sviluppare la sua capacità di espressione e per relazionarsi positivamente ed efficacemente con il mondo che lo circonda e in cui è inserito .

Al professionista incaricato di svolgere questo compito viene assegnato il termine psicomotricista e quindi, grazie alle risorse derivate dal suo precedente e corrispondente studio sull'argomento, studierà e misurerà le materie relative agli argomenti di cui sopra. Nel frattempo, può darsi che abbia a che fare con persone assolutamente sane o con persone che soffrono di un tipo di disturbo, come la mobilità, in entrambi i casi trattando sia a livello educativo, rieducativo o terapeutico, a seconda dei casi.

Ciò che muove principalmente la psicomotricità è la ferma convinzione che i disturbi psicomotori possano essere stati innescati da un problema affettivo, relazionale o comunicativo che la persona che ha sofferto ha sperimentato con l'ambiente in cui opera.

La psicomotricità, nel lavoro che svolge specificamente con i bambini, cercherà attraverso i giochi di aiutarli per quanto riguarda il loro efficace sviluppo cognitivo e motorio. Per questo, sarà necessario un luogo appositamente abilitato e condizionato per tali effetti, chiamato aula di psicomotricità, in cui il bambino può essere lo stesso, senza la necessità di stabilire molte cure per evitare la distruzione, come può accadere nelle loro case e quindi, sviluppando un il gioco libero, da solo o con i suoi coetanei, senza paura del pericolo, può essere lo stesso, conoscere se stesso, difendersi, sperimentare se stesso in determinate situazioni, mostrare se stesso e tutto ciò chiaramente davanti allo sguardo e allo studio dello psicomotricista, che attraverso le diverse azioni di questi, come simbolizzazioni, costruzioni o giochi, saranno in grado di misurare e determinare se ci può essere un conflitto del bambino con uno degli aspetti sopra menzionati e, d'altra parte, garantire che il bambino possa gestire autonomamente le sue azioni.

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