Definizione di Impericia
In spagnolo i termini abbondano, come inettitudine, incompetenza o imbarazzo.
Demostene e la sua abilità iniziale come oratore
Demostene visse ad Atene nel 15 ° secolo a.C. C. Fin da giovane sognava di diventare un grande oratore. Tuttavia, aveva due problemi che sembravano insormontabili: non poteva pagare un insegnante per insegnargli l'arte dell'oratorio e, d'altra parte, era un balbuziente e aveva un tono di voce molto acuto.
Quando ha fatto il suo primo discorso, il pubblico ha riso di lui, mentre la sua imbarazzo nel parlare lo rendeva nervoso e i suoi nervi lo facevano balbettare ancora più del solito. La sua evidente incapacità di usare il linguaggio non gli ha fatto abbandonare il suo progetto. Da quel momento, ha iniziato un duro allenamento per imparare a parlare in pubblico.
Affinché nessuno lo vedesse parlare ad alta voce, si isolò per mesi. Si mise piccole pietre in bocca e cercò ancora e ancora di articolare le parole correttamente e con il giusto tono di voce. Un'altra delle sue tecniche consisteva nel mettere un coltello in bocca e cercare di parlare allo stesso tempo. Con grande tenacia e lungo allenamento, Demostene superò i suoi limiti e divenne uno dei migliori oratori dell'assemblea ateniese. Con i suoi discorsi ha cercato di convincere gli ateniesi a contrastare lo zelo espansionista di Filippo di Macedonia, padre di Alessandro Magno.
Nel campo del diritto
In termini legali, parliamo di incoscienza o negligenza. Per condotta spericolata si intende quella condotta senza adeguata precauzione. La negligenza è qualsiasi azione eseguita in modo irregolare e in contrasto con uno standard stabilito (ad esempio, se un conducente non rispetta un semaforo rosso o se un medico non rispetta il protocollo stabilito per curare un paziente).
Nella sfera del diritto penale il concetto di inesperienza è legato all'idea di colpa. In altre parole, all'interno di un'esibizione di solito implica colpa.
In un latino classico del diritto romano, si afferma che l'imperfezione porta colpa (imperitia culpae adnumeratur). Ciò implica che un errore per negligenza è punito in proporzione al danno o alla lesione che sarebbero stati causati.
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