Si dice che una persona sia stacanovista quando non può disconnettersi dalla sua attività lavorativa. In altre parole, è un maniaco del lavoro. Per il maniaco del lavoro, il suo lavoro è molto più di un obbligo o un mezzo di sussistenza.

Il maniaco del lavoro ha alcune caratteristiche uniche

La dipendenza orientata al lavoro ha due caratteristiche generali: una componente ossessiva e la negazione della dipendenza. Entrambe le caratteristiche sono molto comuni nella maggior parte dei comportamenti di dipendenza.

Le dipendenze da droghe, alcol o gioco d'azzardo hanno una chiara connotazione negativa dal punto di vista sociale. Questo non è il caso del maniaco del lavoro, in quanto è un'inclinazione che può essere ben vista. In effetti, ci sono aziende che in qualche modo promuovono questo tipo di comportamento e il tossicodipendente stesso può vedere se stesso come qualcuno molto responsabile e un esempio di buon lavoratore.

Il comportamento compulsivo orientato all'attività lavorativa implica l'abbandono di altre aree della vita personale e familiare. Essere un maniaco del lavoro non significa semplicemente lavorare per lunghe ore, ma piuttosto che è un comportamento compulsivo che ha ripercussioni negative sull'individuo stesso e sul suo ambiente personale.

Non bisogna dimenticare che il maniaco del lavoro pensa al lavoro quando non lavora e nel tempo libero ha ansia e frustrazione per non essere dedicato alla sua attività professionale.

Un'analisi psicologica sulla questione

In alcuni casi questa tendenza è dovuta alla necessità di un riconoscimento permanente. In questo modo, in modo conscio o inconscio, il maniaco del lavoro crede che la sua piena dedizione al lavoro gli dia maggior prestigio sociale o maggiore autostima. A volte questo comportamento maschera una sorta di disadattamento emotivo.

Dal punto di vista della psicoanalisi, tutte le dipendenze nascondono una mancanza di intelligenza emotiva per tollerare gli affetti. In termini freudiani, il maniaco del lavoro ha una personalità narcisistica, cioè un carattere rigido che agisce in modo difensivo per camuffare una realtà interna angosciante.

Nella società giapponese

Secondo alcune ricerche, è stato concluso che il 20% della popolazione giapponese è dipendente dal lavoro. Questa circostanza è così sorprendente che in alcuni casi la dipendenza produce suicidi a causa di stress e ansia. In giapponese il termine karoshi significa precisamente morte per superlavoro.

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