Definizione di samaritano

Se consultiamo il dizionario, scopriremo che il samaritano è una brava persona, che si comporta in modo compassionevole e aiuta gli altri.

Allo stesso tempo, il samaritano è un demonimo, cioè l'individuo che è nato a Samaria, una regione dell'antica Palestina. D'altra parte, i samaritani erano un gruppo religioso che si considerava mimo discendente delle dodici tribù di Israele ma si opponevano agli ebrei, perché non condividevano gli stessi criteri (accettavano Mosè come profeta sebbene non seguissero il Talmud del Tradizione giudaica). Oltre alle persone della Samaria e di un gruppo religioso, il samaritano è una lingua simile all'aramaico, la lingua parlata da Gesù Cristo.

La parabola del buon samaritano

Il samaritano inteso come una persona compassionevole fa parte della nostra cultura attraverso uno degli insegnamenti di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento, in particolare nel Vangelo di Luca.

In questa parabola qualcuno chiede a Gesù Cristo chi è il suo vicino, a cui risponde con un racconto. Un uomo lasciò Gerusalemme per Gerico, un percorso considerato pericoloso. Sulla strada fu attaccato e derubato da alcuni aggressori che lo lasciarono gravemente ferito. Un prete e un levita videro quell'uomo ma non lo aiutarono.

Fu un samaritano ad agire con compassione e offrì il suo aiuto, conducendolo in una locanda dove alla fine si riprese. Alla fine della storia, Gesù Cristo implica che l'unico che ha agito correttamente era il samaritano. L'insegnamento della parabola è evidente: ciò che conta sono le buone azioni e non ciò che la legge dice.

Un'espressione di apprendimento

Gli studiosi biblici danno importanza a questa parabola per il suo insegnamento morale e per un aspetto rilevante: che secondo la tradizione ebraica ai tempi di Gesù Cristo, un samaritano era un eretico e, nonostante ciò, il samaritano che aiutava i bisognosi ne è un esempio con un atteggiamento misericordioso.

Altri termini biblici nella lingua di tutti i giorni

L'esempio della parola samaritano non fa eccezione, poiché nella nostra lingua ci sono più termini che hanno un'origine biblica. Quindi, qualcosa è apocalittico quando è una vera catastrofe, essere un fariseo è sinonimo di ipocrita e un olocausto in senso biblico era l'offerta di un sacrificio a Dio.

La presenza di concetti ed espressioni legati al cristianesimo nella nostra lingua è molto evidente e si potrebbero citare esempi molto diversi: idolatria, indulgenza, sacrilegio, pianto come un cupcake o perdita dell'Oremus.

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