Definizione dei piani

Quando parliamo di un piano, ci riferiamo alla superficie geometrica che non ha volume (cioè è solo bidimensionale) e che ha un numero infinito di linee e punti che lo attraversano da un lato all'altro.

Tuttavia, quando il termine è usato al plurale, stiamo parlando di quel materiale che viene elaborato come una rappresentazione grafica di superfici di diversi tipi. I piani sono utilizzati in particolare in ingegneria, architettura e design poiché servono a tracciare altre superfici che sono regolarmente tridimensionali su una superficie piana.

Quando parliamo di piani in senso plurale, ci riferiamo a quelle forme di diagrammi su una superficie bidimensionale (generalmente carta, sebbene sia realizzata anche su supporto informatico) diversi tipi di strutture tridimensionali. In questo senso, i piani architettonici o ingegneristici diventano una sorta di cartografia che mira a organizzare e organizzare graficamente gli elementi che compongono la struttura per facilitare la comprensione.

A differenza di quanto accade con la cartografia cartografica, il piano ingegneristico, progettuale o architettonico non richiede un sistema proiettivo superiore come accade con le mappe poiché questi vengono generalmente eseguiti su spazi relativamente piccoli o delimitati. Allo stesso tempo, non deve sempre essere una rappresentazione esatta di ciò che viene osservato, ma piuttosto un diagramma dei suoi elementi più importanti, la loro posizione e le connessioni che possono esistere tra di loro. In molti casi, i piani di progettazione possono essere creazioni personali dell'artista e non basati sulla ricreazione di uno spazio esistente.

I piani come rappresentazione grafica possono anche essere piani urbani, cercando in questo caso di rappresentare i diversi spazi di una città o paese. Questo è particolarmente utilizzato per il turismo, nonché per la pianificazione urbana e la messa in servizio di opere pubbliche.

Altri usi del termine

Anche se quelli esposti sopra sono gli usi più diffusi del termine, o sono quelli a cui abbiamo pensato per la prima volta quando questo termine è sorto, ci sono anche altri usi ricorrenti di questo nella lingua, come nel caso di quello che si riferisce a ciò che è piatto che è È caratterizzato dall'essere liscio e piatto, cioè non presenta una piega o rilievo sulla sua superficie, ma risulta essere molto uniforme.

D'altra parte, il concetto è ampiamente usato nel linguaggio colloquiale come sinonimo di punto di vista, cioè il punto di vista dal quale viene analizzato un evento o una domanda. Dall'aereo in cui si analizza la questione della disoccupazione non sono affatto d'accordo.

In anatomia, troviamo anche un riferimento per questa parola, perché il piano anatomico implica le varie parti in cui è diviso il corpo umano e che consentono una sua analisi più dettagliata e una più facile identificazione delle strutture che lo compongono, sia esso esternamente e internamente. Dividendo il corpo in piani diversi, la conoscenza di ogni parte diventa più facile. Questi includono: il piano sagittale, il piano frontale, il piano orizzontale e il piano trasversale.

E al cinema e in televisione, l'uso della parola shot è diventato all'ordine del giorno da quando è collegato allo scatto con cui una telecamera cattura una persona o una situazione che viene presentata sul palco. Anche il soggetto dello scatto suscita spesso polemiche tra artisti e registi, di conseguenza i primi considerano spesso che alcuni scatti non li favoriscono e quindi ne discutono con il regista, che è incaricato di segnare gli scatti.

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