Definizione del ponte dell'idrogeno

Il legame all'idrogeno avviene in tre diverse circostanze.

1) quando gli elettroni sono condivisi tra due atomi,

2) quando viene prodotta una forza attrattiva tra un atomo caricato negativamente di una molecola e un atomo di idrogeno attaccato covalentemente a un altro atomo negativo di un'altra molecola o

3) quando un atomo cattura gli elettroni di un altro atomo.

In questo modo, si potrebbe dire che un ponte a idrogeno è la forza di attrazione tra un atomo elettronegativo di una molecola con un atomo di idrogeno che è covalentemente attaccato a un altro atomo elettronegativo in una molecola che si trova nelle vicinanze.

Il ponte dell'idrogeno nel caso dell'acqua

Il ponte dell'idrogeno è il risultato della formazione di una forza con un atomo di idrogeno attaccato ad un atomo di azoto, ossigeno o fluoro, che sono in particolare atomi elettronegativi e recettori dei legami idrogeno e non importa se sono collegati covalente o no a un atomo di idrogeno.

In questo senso, l'acqua è una molecola covalente e ha un legame idrogeno tra gli idrogeni di una molecola e gli ossigeni della molecola successiva e, per questo motivo, l'acqua forma reti che le conferiscono proprietà uniche. In questo modo, se il legame idrogeno nell'acqua non fosse presente, il suo alto punto di ebollizione non potrebbe essere spiegato, né la sua tensione superficiale.

Legami intermolecolari

I legami intermolecolari costituiscono le interazioni tra le singole molecole di una sostanza. Da queste interazioni è possibile spiegare le proprietà dei liquidi (ad esempio il punto di ebollizione) e dei solidi (ad esempio il punto di fusione).

Esistono tre legami intermolecolari: il legame dipolo-dipolo, il ponte idrogeno e le forze di dispersione

Il legame dipolo-dipolo si riferisce alle molecole polari positive e negative che interagiscono e stabiliscono una forza elettrica attrattiva tra loro. Il legame ponte idrogeno è un tipo di legame dipolo-dipolo, il che significa che si verifica tra molecole polari, ma con una caratteristica unica: queste molecole polari devono contenere idrogeno che è collegato ad altri elementi ad alta negatività elettrica, proprio come con fluoro, ossigeno e azoto.

Infine, le forze di dispersione, note anche come forze di Londra, sono forze molto più deboli delle due precedenti e hanno una caratteristica rilevante: sono forze stabilite tra molecole apolari, cioè senza poli o senza cariche elettriche (sebbene non ci sono cariche elettriche l'attrazione si verifica, perché una molecola apolare induce il dipolo di un'altra molecola e questo provoca un legame intermolecolare, come accade con i gas apolari quando un passaggio da gas a liquido avviene attraverso la liquefazione).

Foto: Fotolia - kali1348 / molekuul

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